Digital Experience Benchmark 2023: Explorer Page

Utilizza questa pagina interattiva per analizzare i KPIs benchmark più rilevanti per migliorare la tua Customer Experience digitale.

 
 per scoprire come si posiziona il tuo sito rispetto alla concorrenza e sfrutta gli insights per massimizzare la tua performance digitale nel 2023.

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In sintesi

 
 
 
 

Mentre il traffico complessivo è aumentato, le metriche relative al Customer Journey hanno evidenziato un trend negativo nella maggior parte dei settori.

Infatti, malgrado l’aumento del traffico, il numero superiore di rimbalzi e il numero minore di pagine visualizzate per sessione hanno frenato le conversioni, che hanno subito un calo quasi pari all’incremento del traffico. 

Variazioni dei KPI dell’esperienza digitale, su base annua
 
Traffico
4.53%
Traffico
16.13%
Traffico
11.46%
Traffico
0.50%
Traffico
-16.42%
Traffico
1.52%
Traffico
0.74%
Traffico
7.46%
Traffico
5.34%
Traffico
15.59%
Bounce rate
1.83%
Bounce rate
-0.92%
Bounce rate
-0.09%
Bounce rate
1.65%
Bounce rate
12.26%
Bounce rate
2.15%
Bounce rate
-8.76%
Bounce rate
5.25%
Bounce rate
-5.64%
Bounce rate
6.35%
Pagine visualizzate per sessione
-2.34%
Pagine visualizzate per sessione
3.39%
Pagine visualizzate per sessione
-5.10%
Pagine visualizzate per sessione
-6.72%
Pagine visualizzate per sessione
-11.19%
Pagine visualizzate per sessione
-2.31%
Pagine visualizzate per sessione
6.23%
Pagine visualizzate per sessione
-6.26%
Pagine visualizzate per sessione
6.64%
Pagine visualizzate per sessione
-1.67%
Conversion Rate
-3.10%
Conversion Rate
2.24%
Conversion Rate
-3.53%
Conversion Rate
0.45%
Conversion Rate
-14.58%

 

Q4 2022 / Q4 2021, attività dello stesso sito

I pro, i contro e le frustrazioni

Spesso è difficile misurare la qualità dell’esperienza digitale e molti tendono a focalizzarsi esclusivamente su traffico in entrata e conversioni in uscita.  

 Esaminando più a fondo gli elementi che precedono (e consolidano) i risultati— l’attività sul sito e i fattori di frustrazione—si può misurare la reale esperienza umana che guida il percorso di ogni cliente.

 

Attività lungo il percorso

L’attività misura il numero di visitatori che interagiscono con i contenuti del sito.

Una maggiore attività è legata a sessioni più approfondite e a una minore frequenza di rimbalzo.
Riducendo la frequenza di rimbalzo, sussistono maggiori opportunità di coinvolgere i clienti e ispirarli ad agire.
 
 
 
 
 
I “guastafeste”

Attenzione agli elementi di disturbo – i punti di attrito lungo il percorso creano frustrazione e pregiudicano l’esperienza. 

I “guastafeste”

Una sessione su cinque è si carica troppo lentamente.

Le sessioni che hanno un tempo di caricamento troppo lento delle pagine hanno maggiore probabilità di terminare in un rimbalzo e ottengono meno visualizzazioni.

 

I “guastafeste”

Una sessione su cinque è si carica troppo lentamente, un grave punto dolente in ambito digitale. Le sessioni con un tempo di caricamento lento delle pagine hanno maggiore probabilità di terminare in un rimbalzo e ottengono meno visualizzazioni.

 

Traffico e segmentazione dei visitatori

Man mano che il digitale evolve, gli andamenti del traffico cambiano. È fondamentale che i team prestino attenzione a questa evoluzione naturale, per capire se stanno adottando un approccio efficiente nell’attirare visitatori.

 

Traffico e nuovi visitatori, per fonte

Mentre continuano ad emergere nuovi canali di marketing, SEO e SEA continuano a dominare incontrastati la realtà digitale. Combinate al direct traffic, queste tre fonti generano 2 visite dei siti su 3.

 

I canali social assicurano una quota di traffico digitale quasi doppia, la maggior parte su mobile, sebbene tale quota si stia assestando rispetto all’anno precedente.

 

Traffico per dispositivo 

La grande migrazione al mobile prosegue e i dispositivi mobili continuano a sottrarre quote al destkop. 

“Mobile-first” deve essere il principio di riferimento, sia nella progettazione dei processi interni che nell’ottimizzazione delle esperienze o perfino nella revisione delle aspettative sui KPI digitali.

 

Traffico per categoria (a pagamento/non a pagamento), per dispositivo, per settore

Il costo di attrazione continua a lievitare e le fonti a pagamento rappresentano oggi più che mai una grossa fetta del traffico digitale. Il traffico a pagamento tende a sbilanciarsi verso il mobile e attira una quota superiore di nuovi visitatori. 

Mentre il costo del traffico a pagamento è aumentato, la performance ha evidenziato una tendenza al ribasso, con la conversione da fonti di traffico a pagamento crollata del -2,9% su base annua.

 

Conversion rate per fonte di traffico, per dispositivo e per settore

In quasi tutti i settori, il trend del tasso di conversione è stata al ribasso.  

Le uniche note positive provengono dalle fonti social, sia organiche che a pagamento, su desktop (dove il traffico social è però scarso) e dai social a pagamento su mobile. Nel complesso, i tassi di conversione hanno sofferto a causa delle diminuzioni di quasi tutte le fonti di traffico per entrambi i dispositivi.

 

Session consumption

Il consumo di contenuto da parte dei visitatori è facilmente quantificabile lungo l’intero percorso, ma tale quantità va analizzata e interpretata sotto diversi punti di vista, utilizzando i seguenti KPIs.

 

La profondità della sessione (session depth) è la metrica più usata per misurare la consumazione del sito. 

La profondità di sessione è in continuo mutamento. Dato che il traffico si sposta sempre più verso il mobile (dove le sessioni presentano una fruizione della pagina sempre più superficiale), la profondità complessiva della sessione è destinata a ridursi.

Anche nel mobile la profondità della sessione è diminuita, in linea con la tendenza in atto tra i visitatori verso visite più frequenti ma più brevi - “toccata e fuga”.

 

Più della metà di una pagina resta invisibile. Che fare? 

Per progettare un'esperienza di successo, occorre conoscere a cosa viene esposto il visitatore. Per questo è fondamentale considerare attentamente cosa  viene esposto al di sopra della "linea di scroll".

 

Metà pagina visualizzata, o metà non visualizzata? 

A prescindere dalla visione ottimista o pessimista, la realtà è che i visitatori guardano una pagina solo a metà. Questo rafforza la necessità di portare i contenuti più performanti, le offerte e le CTA più in alto nella pagina.

 

Durante l’intero percorso assistiamo ad una sfida di esposizione.

Sebbene le tipologie di pagina più popolare vari per settore, tutti i settori hanno una caratteristica in comune: meno della metà dei visitatori visualizza più di uno o due tipologie di pagine.  

Il genere di informazione che di solito si perde in una visione d’insieme dei percorsi è proprio questo: il fatto che i visitatori non riescano a vedere e non consultino granché del vostro sito durante il loro percorso.

 

Il tempo trascorso sul sito è una misura importante per capire quanto a lungo dura l'attenzione del visitatore,


La riduzione del -7,5% della durata delle sessioni registrata quest'anno nella durata delle sessioni è un altro chiaro segno che l'attenzione dei visitatori è in calo.

 

Session outcomes

Il successo o il fallimento di una sessione viene spesso giudicato solo dal suo esito. Dal rimbalzo alla conversione, ecco tutte le tendenze.

 

Bounce Rate, per dispositivo e per settore

Nel complesso, più della metà delle visite subisce un rimbalzo. Il bounce rate su mobile è superiore di circa 5 punti percentuali rispetto al desktop, il che è preoccupante dato che il traffico continua a migrare verso i dispositivi mobili.

 

Bounce Rate per trimestre, per dispositivo, per settore

Il rimbalzo dei visitatori è l’esito peggiore possibile di una sessione. Quando i visitatori rimbalzano, significa che hanno visualizzato solo una pagina prima di uscire, per cui il valore per i team digitali è pressoché pari a zero.

Il ROI di un rimbalzo è tutto “investimento” e niente "ritorno". E purtroppo le frequenze di rimbalzo (bounce rate) stanno aumentando in tutti i settori.

 

Conversion rate per trimestre, per dispositivo, per settore

Fra tutte le metriche digitali, il tasso di conversione (conversion rate) è sicuramente quello in cima nelle dashboards e uno dei pochi KPIs con cui l’intera organizzazione digitale ha la massima dimestichezza. 

Ma il tasso di conversione deve essere trattato con cautela: è una metrica fortemente dipendente dal contesto, che varia in base alle metriche di “consumption” del sito descritte in precedenza, oltre che per dispositivo e per settore. 

 

In conclusione

I KPIs chiave dell'esperienza digitale

 

“Se non puoi misurare, non puoi migliorare”. 

Questa massima si conferma valida quando si tratta di ottimizzare l’esperienza digitale. Molti leader digitali sono però inondati dai dati e faticano a mettere in pratica gli insights.

Metodologia

Il Digital Experience Benchmark Report è un set di insights aggregati e anonimizzati che spiegano la performance digitale.
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Per assicurare l’anonimità dei dati vengono utilizzate rigide misure di aggregazione. Tali misure comprendono requisiti di dimensioni dei data set, di varietà e di coerenza dei dati, al fine di presentare informazioni credibili e affidabili.
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Per essere incluso nell’analisi annuale, ogni sito deve essere stato operativo per l’intero periodo di analisi - in questo caso da ottobre 2021 a dicembre 2022. Per le analisi periodiche, il periodo di analisi è il 4° trimestre 2022. Ulteriori requisiti di data hygiene vengono applicati per assicurare un calcolo preciso delle metriche.
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Per la presente edizione del Digital Experience Benchmark, sono stati analizzati più di 35 miliardi di sessioni e 161 miliardi di visualizzazioni di pagine su 2942 siti web.

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